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emicrania nei bambini

L’emicrania nei bambini è un sintomo abbastanza comune in età scolare e in continuo aumento, dovuto soprattutto al cambiamento degli stili di vita dei nostri bambini, sempre più pieni di impegni e sempre più allineati ad una vita frenetica che lascia poco tempo libero per i giochi non strutturati.

Un problema che interessa almeno un bambino su tre

La cefalea è una delle prime cause di assenza da scuola dei più piccoli. Il 49% dei bambini manifesta almeno un episodio di cefalea e il 4,2% almeno 10 dieci giorni al mese ne soffre. Questo disturbo – cresciuto enormemente negli ultimi 30 anni – è dovuto al cambiamento nello stile di vita dei più piccoli.

Quando mia figlia, a quattro anni, venne da me dicendo “Papà, ho mal di pancia qui”, battendo la manina sulla fronte, la mia prima reazione fu di tenerezza e l’umorismo genuino della frase mi impedì di dare troppo peso alla situazione.

Feci bene, perché il mal di testa è un fatto frequente nell’infanzia, ma se il disturbo di un bambino passa distraendolo, se non gli impedisce di giocare con gli amichetti, di fare i compiti o fare attività sportiva), e se, per il resto, il bambino sta bene e si comporta normalmente, non piange per il dolore ma semplicemente “dice” di aver mal di testa, non è il caso di approfondire e tanto meno chiedergli continuamente se ha ancora mal di testa: spesso per far passare il mal di testa ai bimbi, bastano solo un po’ di coccole e di tranquillità.

Per parlare di mal di testa dei bambini bisogna distinguere quelli secondari, che sono sintomi di malattie, come ad esempio quello dovuto a febbre o a sinusite o ancora quelli dovuti a vizi refrattivi (astigmatismo, ipermetropia ecc.) non corretti, da quelli primitivi, che non hanno una base patologica
La causa più frequente di mal di testa però è la tensione emotiva, tipica dei più grandicelli, dovuta alla contrazione persistente dei muscoli del collo e della testa, per lo più favorita da situazioni stressanti (conflitti coi genitori, attese per risultati scolastici o sportivi, ansia di varia origine, vita disordinata, ecc., tipiche di questa età). E’ importante, per contrastarla, una vita regolare: andare a letto ad una giusta ora, vedere la televisione o dedicarsi ai videogiochi per un tempo ben definito, fare una buona prima colazione, alternare il gioco allo studio.

Secondo una ricerca dell’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano fra gli stili di vita capaci di favorire l’insorgenza di mal di testa nei giovani non figurano l’uso di video-games o di media digitali: i ragazzi che continuano a chattare su internet o a scambiarsi messaggini sul telefonino non rischiano di diventare emicranici più degli altri; i fattori di rischio per l’insorgenza di emicrania sono altri: tra i 12 ed 18 anni primeggiano l’abitudine al fumo, l’eccessivo consumo di alcolici e caffè, il sovrappeso e la poca attività fisica.

emicrania bambini

Per i più piccoli, dai 7 anni in poi, ci sono altri fattori importanti: disporre di poco tempo libero, avere poco tempo per divertirsi, ricevere poche soddisfazioni dalla vita e vivere esperienze personali negative, subire episodi di bullismo, o essere trattati male dagli insegnanti.
Anche il rapporto con la famiglia può causare crisi di cefalea nei bambini: tra le più frequenti cause annotiamo il dover fronteggiare eccessive aspettative genitoriali, subire conflitti familiari, assistere a litigi domestici, fino alla separazione dei genitori.

Nel trattare il mal di testa del giovane occorre sempre considerare questi complessi rapporti, che sono le vere cause, spesso nascoste o ignorate, che se non si risolvono rendono inutile ogni terapia. Meglio provare prima con finti farmaci, dato che l’effetto placebo è particolarmente marcato nei giovanissimi.

Spesso i bambini che soffrono di mal di testa sono bambini pieni di impegni scolastici ed extra scolastici, che hanno pochi momenti di puro svago e tempi ‘vuoti’, che vanno a letto tardi e dormono poco, mentre alla loro età avrebbero bisogno di almeno 10 ore di sonno.

E poi influisce un’alimentazione irregolare, di corsa, soprattutto al mattino, quando molti bambini saltano la colazione o non mangiano a sufficienza, con la conseguenza che a metà mattina arriva il calo di zuccheri che, in bambini predisposti, può scatenare un mal di testa.

Bisogna anche considerare che la cefalea può essere favorita dal trascorrere tante ore davanti a tv, tablet o videogiochi. Molto spesso pertanto basta correggere le abitudini del bambino, diradare un po’ gli impegni e praticare una regolare attività sportiva, per prevenire attacchi futuri di emicrania da cervicale.

Le regole di prevenzione: evitare i fattori che innescano l’insonnia e dormire a sufficienza, evitare stili di vita scorretti, non saltare i pasti, rallentare un po’ i ritmi ed abbassare l’esposizione a stimoli visivi.

Come si cura il mal di testa: riposo e farmaci solo se davvero necessari

emicrania nei bambini

Per calmare un attacco di mal di testa, il più delle volte è sufficiente lasciare riposare un pò il bambino, in un luogo tranquillo e poco luminoso.
Se il mal di testa è particolarmente intenso, è sempre consigliabile evitare l’ auto cura, anche quando si tratta di farmaci considerati sicuri in età pediatrica, prendere appuntamento con il pediatra.
Se invece, nonostante i vari accorgimenti, il mal di testa diventa compagno abituale del bambino, soprattutto se insorge o si aggrava dopo applicazione ai tablet, sarà opportuna una verifica delle abilità visive: anche se la vista è ottima ed il piccolo vede dodici decimi, può essere necessario un piccolo aiuto per vicino, un leggero ma calcolato occhialetto per giocare al computer e per studiare, e la testa torna libera!

Ed allora? Tablet e computer senza limitazioni di tempo per tutti? Le cose non stanno esattamente così. Anche senza una correlazione diretta tra cefalea ed uso degli schermi elettronici, ricordiamo che guardare per ore il tablet o lo smartphone è una situazione innaturale, sia per la quantità di luce blu ad alta energia, dannosa per la retina, sia per la fissità dello sguardo e della posizione, che induce stress. Una visita optometrica consente di aiutare a non provare affaticamento visivo eccessivo anche quei bambini che ad una visita precedente hanno dimostrato di vedere più di dieci decimi.
La cura magica per il mal di testa dei giovanissimi: poche pillole, un occhialetto, vita sana e tante coccole.
E la pancia torna a far male solo alla pancia, e non alla testa!

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