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Uno dei disagi più frequenti a carico della vista è sicuramente la miopia.

L’età maggiormente di insorgenza di questa condizione o disagio è quella infantile: i bambini sono i soggetti principali nei quali la miopia tende ad instaurarsi e peggiorare per poi stabilizzarsi intorno ai 20/25 anni.

Tuttavia, la buona notizia è che oggi, anche se non si può proprio fermare la miopia nei bambini, si può rallentarne molto la progressione! 

In che modo lo si può fare?

Esaminiamo alcuni piccoli suggerimenti in merito.

Come prevenire la miopia nei bambini?

Alcune statistiche condotte da esperti hanno evidenziato che, dal momento in cui la miopia si manifesta, il peggioramento annuo è di circa 0,66 diottrie e che, purtroppo, questa progressione della miopia risulta essere, nella maggioranza dei casi, inarrestabile.

Ma se è molto difficile arrestare tale processo, pare relativamente più facile evitare che si instauri: una volta tanto, prevenire è più semplice che curare.

Le cause che scatenano la miopia sono diverse. Per diventare miopi, innanzitutto, la predisposizione genetica ha un ruolo molto importante, ma occorre anche che intervengano una serie di fattori ambientali, quali un impegno prolungato nella lettura, nello studio, nell’uso del computer da vicino ed una vita essenzialmente “da vicino”. 

Dato quindi che la miopia pare nascere anche da un eccessivo affaticamento della vista in lavori da vicino, alcuni accorgimenti per contrastarla sono facilmente attuabili, e tra questi il più efficace è rappresentato dall’esposizione alla luce naturale, ancor meglio se accompagnata da attività motoria.

È stato evidenziato che due ore al giorno di giochi fatti all’aria aperta, con luce naturale e una adeguata attività fisica, anche ludica, contrastano efficacemente la miopizzazione nei bambini.

Un altro accorgimento operabile è illuminare correttamente la stanza dove i bambini fanno i compiti o studiano, in modo tale da non affaticare i loro occhi.

La distanza al computer e la regolazione del sedile sono pratiche molto utili per prevenire la miopia: la distanza ideale dal PC sarebbe tra i 30 e i 40 cm, con assunzione di una posizione eretta e ben centrata onde evitare inclinazioni eccessive della testa.

Inoltre, anche delle brevi pause che intramezzino lo studio o l’uso di videoterminali sono molto utili per rilassare correttamente gli occhi.

La miopia non si cura, ma può essere rallentata!

Dato che non è una condizione patologica, la miopia non si può curare.

Anatomicamente parlando, questa condizione è caratterizzata dall’allungamento del globo oculare e dall’assottigliamento della retina; pertanto, nessun sistema è in grado di farle ritornare a dimensioni normali e adeguate.

Tuttavia, esistono delle procedure e delle tecniche di controllo in grado di rallentare il processo di miopizzazione: ad esempio, ad oggi esiste l’ortocheratologia, ovvero una tecnica che prevede l’uso di lenti a contatto solo di notte per vedere, senza occhiali né lenti a contatto, nelle ore diurne.

Inoltre, esistono delle lenti  a “defocus”, specificamente progettate per la miopia, sia per occhiali che a contatto, molto efficaci, soprattutto se combinate con tecniche di visual training, o ginnastica oculare, ovvero esercizi per rilassare gli occhi e i muscoli oculari.

Non disponibile ancora in Italia è la terapia farmacologica a base di gocce di atropina instillate quotidianamente, un farmaco che, a dosaggi più consistenti, risulta essere utile nel bloccare la messa a fuoco.

Quando diminuisce la miopia?

Come detto, e come testimoniato dalla clinica, la miopia non diminuisce mai.

Molti si sono sottoposti alla chirurgia refrattiva, ovvero l’intervento di chirurgia laser atto a diminuire la miopia modificando la forma della cornea e appiattendola, consentendo così la messa a fuoco da lontano.

Tuttavia, questo intervento non mira a togliere la miopia completamente perché, come detto, l’occhio rimarrà allungato e quindi affetto dal disturbo che ne consegue.

L’ortocheratologia, descritta in precedenza, è una tecnica che agisce in modo molto meno invasivo e reversibile, e consente di non sottoporsi necessariamente alla chirurgia refrattiva.

Quando un bambino deve mettere gli occhiali?

Per molti bambini, la decisione di mettere gli occhiali potrebbe rappresentare un vero e proprio trauma, come se la normalità alla quale sono abituati fosse repentinamente distorta.

Tuttavia, il processo miopico porta a non vedere più bene da lontano; pertanto, una delle soluzioni più importanti prevede l’utilizzo di occhiali aventi un potere ben calcolato e adatto alla condizione miopica specifica.

Per questo, ci sono alcuni segnali che permettono di capire se sta arrivando il momento di ricorrere agli occhiali: ad esempio, la tendenza ad avvicinarsi gli oggetti per vedere meglio è sicuramente un segnale d’allarme, così come la tendenza a strizzare gli occhi per cercare di mettere a fuoco gli oggetti posti a distanza più o meno elevata.

Le lenti multifocali per rallentare la miopia dei bambini

Come detto, si può fermare la miopia nei bambini e lo si può fare tramite un altro strumento, ovvero la lente a contatto multifocale.

Le lenti multifocali hanno il compito di modificare la traiettoria dei raggi che arrivano sulla retina.

Solitamente tali lenti vengono prescritte agli adulti che hanno superato i quarant’anni di età, che sono ovviamente diventati presbiti. Tuttavia, nonostante le lenti multifocali abbiano un certo effetto e una certa efficacia sulla riduzione della progressione miopica, sono senz’altro meno efficaci delle lenti per occhiali a defocus periferico, le quali correggono l’immagine sulla parte periferica della cornea.

Inoltre, anche la combinazione di altri mezzi oltre alle lenti multifocali e a quelle a defocus periferico possono recare effetti benefici sul rallentamento della miopizzazione nei bambini, in quanto in grado di mantenere l’efficacia a lungo termine.

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